lunedì 20 febbraio 2017

L'Angelo - Sandrone Dazieri

Un piacere centellinato
Mi sono quasi imposto di leggere questo libro, sequel de "Uccidi il padre" con un po' di pazienza e di evitare l'effetto divoro-il-romanzo, cui sono abituato quando leggo Dazieri. Per fortuna, o per sfortuna, chi lo sa, ho potuto farlo, perché l'ho letto in un periodo così pieno di cose da fare e così tristemente vuoto di relax, che mi è stato impossibile - a causa del mio decadimento fisico - fare una nottata di lettura di quelle obnubilanti.
Meglio così, ho centellinato il piacere, perché di piacere si è trattato: Dante e Colomba si rivelano una grande coppia da romanzo, già apprezzati nel capitolo precedente, ma che ora conosciamo un po' meglio (Dante esce un po' dal cliché del freak, pur rimanendo parecchio strano). Il libro scorre piacevolissimo, con in particolare l'incipit è una vera bomba. E Glitiné è una cattiva davvero notevole. Forse solo il finale delude un po', perché da un certo punto in poi un po' prevedibile, ma possiamo perdonare questo particolare a Sandrone, che si conferma una stella di prima grandezza nel panorama del noir italiano.