domenica 17 settembre 2017

Erasmus tardivo a Stoccolma

Per la seconda volta nella mia vita, in un impeto di giovanilismo, ho deciso di partecipare a un bando della mia università per un Erasmus Staff Training, per gli amici Erasmus tardivo. Feci già una esperienza consimile nel 2013 andando a scoprire la UCL a Londra (il racconto di quell'esperienza si trova qui: http://aldotorrebruno.blogspot.se/2013/09/london-calling-ovvero-erasmus-tardivo.html), stavolta scrivo questa nota su un aereo che mi porta a Stoccolma: passerò la prossima settimana al KTH, che è l'università svedese più simile al moltearti di Milano. La scelta è caduta sul KTH per una serie di motivi, che vanno dal molto serio al casuale. Partiamo da quelli molto seri: l'obiettivo era quello di verificare come realizzino didattica innovativa (uno degli obiettivi attuali del moltearti cui sto alacremente lavorando) in altre università - e il KTH, da una mia indagine è risultata una delle realtà più all'avanguardia. Sarà vero? Lo scopriremo in settimana! I motivi di opportunità risiedono invece nel fatto che lo scorso anno tre simpatiche sciure provenienti dal KTH sono venute a fare il loro Erasmus tardivo da noi e e avevo intrattenute per un paio di pomeriggi, mostrando loro l'eccitante vita professionale di un manager didattico e soprattutto prodigandomi in consigli su dove andare a godere della cucina italiana. E così quando cercavo qualcuno che potesse accogliermi  (non è banale: nel delirio lavorativo che caratterizza le nostre vite a tutte le latitudini, lasciare da parte il proprio tran tran per badare a un rompiscatole che vuole sapere tutto del tuo lavoro può facimente essere visto come una clamorosa perdita di tempo, anche perché - lo so per esperienza personale - le cose che devi fare restano lì ad accumularsi e a minacciarti dalla tua scrivania fisica o virtuale che sia...) e stato  facile proporre di ricambiare la visita.
Ed ecco quindi come nasce questo piccolo diario: nelle mie intenzioni (se ci riuscirò!) vuole essere un racconto di questa esperienza che sarà sicuramente emozionante e formativa.

Il primo giorno è domenica e sarà dedicato al turismo: ho deciso di prendere un aereo follemente antelucano alle 6.20 da Malpensa - il che significa sveglia alle 3.30 - per avere un'intera giornata da dedicare alla visita della città. Se non mi addormenterò provandoci causa levataccia, nel qual caso la mia idea furbissima potrebbe rivelarsi il più classico dei boomerang reso anche più periglioso dal fatto che Stoccolma è una delle cinque-sei "Venezia del nord" ricca di canali in cui cascare.
Per adesso scrivo questa prima nota dall'aereo dopo un'ora e quaranta di sonno (o di tentativo di sonno visto che il mio vicino di posto sembra Mike Tyson per dimensioni e faccia cattiva, verificate voi stessi dalla foto, motivo per il quale non ho contestato il fatto che abbia occupato con le sue braccione il bracciolo che teoricamente avremmo dovuto condividere), sperando che sia sufficiente per non crollare camminando per Gamla Stan!

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