domenica 6 dicembre 2015

Vacanze canine 2015: Inghilterra e Scozia! Parte 1: England

Premessa: un po' di foto sono nel post...tutte le altre sono online a questo link

Ed eccoci finalmente, mentre quasi arrivano le vacanze natalizie, che procedo alla scrittura dell'abituale post sulle vacanze estive. Immagino il fermento tra i miei 25 lettori...
Quest'anno siamo andati nella perfida Albione, dedicandoci a Inghilterra e Scozia. Siccome la vicenda è complessa, dedicherò un post a ciascuna di queste due nazioni.
Partiamo dall'Inghilterra, anzi partiamo da come ci siamo arrivati, che già contiene la prima emozione: il tunnel sotto la manica.

Excursus erodoteo: perché siamo andati in UK.
Quest'anno, dopo due anni di fila nel freddo (Normandia e Bretagna; Germania) volevo assolutamente andare al mare e al caldo. Eravamo orientati su Croazia o Grecia, quando chiacchierando (durante le vacanze di Pasqua) Anna ha iniziato a lamentarsi del fatto che non avesse mai visto Stonehenge. Ed io ribattevo: "è impossibile andarci caninamente parlando, c'è la quarantena, scordatelo". Mentre lo dicevo, per dare più forza alle mie parole, faccio una ricerca su Google e - meraviglia delle meraviglie! - scopro che non c'è più la quarantena, ma una serie di misure molto più blande (cane vaccinato e tatuato, ovviamente + antirabbica in corso di validità + sverminatura nei 5 giorni antecedenti la partenza, certificata da un veterinario - dettagli alla chiarissima pagina https://www.gov.uk/take-pet-abroad che ti segue passo passo). In cinque minuti avevamo comprato il biglietto dell'eurotunnel e già ci immaginavamo bere un tè con la Regina!

Dopo esserci preparati di tutto punto, siamo partiti in piena notte (1 agosto) alla volta della Francia.
Urello ammira il Cap du nez blanc

L'idea era quella di arrivare fino al Cap du nez blanc, passare lì un giorno di relax e poi attraversare la Manica. Il progetto è riuscito perfettamente, a parte il fatto che - arrivati al capo un venerdì sera abbiamo scoperto che tutti i campeggi della zona erano pieni all'inverosimile. Solo allontanandoci un po' dalla costa siamo riusciti a trovare un posto per dormire (ringraziando il fatto che le giornate sono lunghissime a quelle latitudini). Piantiamo la tenda, cuciniamo la nostra prima pasta di campeggio e andiamo a letto (formazione dell'anno: Aldo su materassino gonfiabile, Anna per terra con un semplice materassino di quelli da palestra che si arrotolano e Uran su brandina pieghevole con vecchio sacco a pelo umano trasformato in canino e mio nuovissimo pile che "volontariamente" gli ho ceduto) scoprendo tragicamente che di notte fa un freddo che neppure lontanamente ci immaginavamo, un freddo totale, globale, temibile! Fatichiamo a immaginare cosa possa essere andando in su di altri 1000 km...fortunatamente scopriremo poi che la notte più gelida è stata proprio quella in Francia!
La Yaris prende il trenino

Di buon mattino, dopo un giorno di relax in terra di Francia, partiamo per prendere l'Eurotunnel. Tutto è incredibilmente ben organizzato, se si ha un pet, come nel nostro caso, basta seguire le indicazioni con il logo della zampa: Urello sostiene qui l'esame d'inglese, lo passa brillantemente mostrando il suo codice microchippato, salvo poi emozionarsi e vomitare in macchina in attesa di entrare nel tunnel...non bello!
Il tunnel si attraversa a bordo di un treno, che carica tutte le macchine in vagoni chiusi sigillati a due piani, poi basta spegnere il motore, abbassare i finestrini e la traversata scorre in tutta gioia seduti in macchina: Uran non ha alcun problema e se la dorme per tutto il tempo (dura 35 minuti e - grazie al fuso orario - si arriva mezz'ora prima di essere partiti!). Arrivati in UK, primo scontro con la guida a sinistra... non semplicissima, soprattutto all'inizio, ma il tunnel ti scarica direttamente in autostrada, il che semplifica la vita. Anna, che ha un cervello diverso, sostiene di trovarsi meglio a guidare a sinistra piuttosto che a destra: oramai l'ho sposata e che devo fare?
La prima avventura rilevante, mentre muoviamo alla volta di Stonehenge avviene all'area di servizio, dove vigono alcune regole folli, ad esempio non si può sostare in area di servizio per più di due ore, se no si paga (???!!!) ma sopratutto al posto della colazione servono il vasino da notte: Aldino - che fa il figo con il suo C1 appena conseguito - si lancia in un'ordinazione bizzarra, prendendo il breakfast POT (questa parte non l'avevo capita, ma mi sono fidato), ottenendo un vaso di carta contente: patate lesse, bacon (molle), uova strapazzate, fagioli e salsiccia, il tutto indegnamente stratificato. Anna con l'inglese della terza media opta per un coffee (ugualmente orrendo) e un dolce commestibile. Da subito è chiaro che non sarà una vacanza all'insegna della gastronomia! Benedette siano le Anna-box portate da casa: scatole di salvataggio contenenti un numero uguale di pacchi di pasta e relativi sughi pronti sì, ma di lusso! Un altro oggetto che si rivelerà vincente è la nostra nuova griglia elettrica: siccome piove un giorno sì e l'altro pure, ed avevo già avuto esperienze negative in Islanda in tal senso, anziché pretendere di fare il bbq con legna fradicia, godiamo della comodità dell'elettricità...e della bontà leggendaria della carne inglese: i tagli da griglia che troviamo nei supermercati sono tutto sommato a buon prezzo e di rara bontà.
Beef, eggs and bacon in the campsite. What else?

I primi giorni li passiamo nel Wiltshire, in un bel campeggino vicino a Stonehenge. Il concetto di campeggio per gli inglesi è: un enorme prato, in cui ogni piazzola non è segnata, ma occupa circa 30 metri quadri... in Italia, ci ricaverebbero 5 piazzole! I nostri vicini, in questa occasione sono un'allegra famigliola che ha sei (6!!!) figli, tutti molto carini tranne il mitico Enrichetto, che si rivela una specie di sciagura biblica, cordialmente detestato anche dalle sue sorelle!
Nel Wiltshire Aldo scopre un oggetto che cambierà radicalmente la vacanza: la tessera Overseas pass di English Heritage. Questa tessera, per 60 sterline garantisce ingresso illimitato per due persone per 16 giorni in tutte le proprietà dei monumenti statali, si tratta di oltre 300 siti!!! A tal proposito, con l'acquisto della tessera ci hanno consegnato una magnifica cartina con segnalati tutti i siti e un libretto con le descrizioni di ogni attrazione turistica, i dettagli organizzativi, la presenza del parcheggio, gli orari di apertura e soprattutto...la possibilità di visita col cane! Ebbene sì, in Inghilterra Sir Uran è gradito in quasi tutti i castelli, le abbey, i siti megalitici (escluso Stonehenge) e via dicendo: basta tenerlo al guinzaglio, raccogliere ciò che natura produce e comportarsi civilmente. Tutti i cani inglesi (ne incontriamo migliaia: lo sport nazionale pare essere andare al monumento col proprio dog e family e passarci l'intera giornata) sono dei veri lord: portamento elegante e fiero, non un abbaio, puzza sotto il naso, tutti di razza, nessuno che abbia voluto litigare con lo scugnizzo siculo Urello, nessuna che abbia voluto accettare le sue avances, poor little dog!
Grazie alla piantina dell'Eritage parte la follia di Aldo, che pretende di visitare in 10 giorni tutti e trecento i siti segnalati, proponendo deviazioni su deviazioni...di conseguenza Anna non fa altro che lagnarsi, sostenendo che non siamo alle marce forzate, salvo poi passare 3 ore a Stonehenge, fotografando ogni singolo sasso.

Stonehenge ti lascia semplicemente senza fiato...


Breve (più o meno) cronaca day-by-day:
4 agosto: visitiamo The New Forest, grandi passeggiate canine nel bosco. Ci sono i cavalli selvatici, un posto di grande pace! Anna scopre che in UK esistono sacchetti di patatine grandi quanto lei... Poi visitiamo Old Sarum, l'antica Salisbury. In serata andiamo a Salisbury (quella nuova!) e riusciamo a entrare nella cattedrale grazie a una funzione, ci lascia davvero colpiti. Abbiamo anche visto un prete donna vestita Disegual!
Salisbury cathedral

5 agosto: gran megalite tour: Woodhenge, Avebury e siti associati. Cena alle 5 (molto british) al pub di Amesbury mangiando due fish and chips giganti e due birrozze per 12 pounds, poi la meraviglia assoluta di Stonehenge. Non si può descrivere, va visto. E rivisto e visto ancora. Ultima visita di giornata al castello in rovina di Old Wardur (chiuso, ma visto da fuori, strada per arrivarci allucinante a due corsie - teoriche - ma ci passava a malapena la Yaris... in Scozia ci faremo l'abitudine!)
6 agosto: gran medioevo tour, nel Somerset e Dorset. Visto il castello dell'età del bronzo Maiden Castle (Anna fa ironia, perché dopo una considerevole rampegata del castello non si vede nulla, se non il cerchio d'erbetta dove una volta c'erano le mura. Il C1 prende una seconda bidonata: si chiama Castle, ma non c'è castello!). Uran fa il suo primo incontro con un grande gregge di pecore che di mestiere bruca l'erba del monumento inesistente. Bravissimo e un po' terrorizzato non abbaia, nonostante Anna sia paralizzata dal terrore che una pecora possa mangiarsi il suo cane... A seguire Sherborn old castle, rovine bellissime, Muchelney abbey e soprattutto Cleeve Abbey, stupenda! Rischiamo però di non visitarla, perché aldo stanchissimo dalla guida a sinistra non aveva visto l'ingresso!
Uran ama le rovine dei castelli...
7 agosto: Preparazione e partenza per lo Yorkshire, visita a Farleigh Hungerford Castle, castello in rovina affascinante e alle Terme romane a Bath. Questo complesso termale a cui fluisce ancora oggi acqua calda è in ottimo stato di conservazione ed il museo è efficientissimo: allestimento ottimo, barriere architettoniche abbattute, didascalie molto chiare e audioguida (anche in italiano) gratuita. La capacità di promuovere i monumenti inglesi ci continua a lasciare stupiti! Ovviamente arriviamo in campeggio a notte fonda e montiamo nel buio assoluto, senza esserci registrati: scopriremo che è abbastanza usuale, se si arriva tardi, pitch your tent and tomorrow go to the reception! Come poteva chiamarsi un campeggio simile, se non Robin Hood campsite?

Terme romane di Bath

8 agosto: dando credito al nome del campeggio facciamo gli italiani all'estero: alla reception ci dicono che non ci sono più piazzole con la corrente elettrica, ma noi ne vediamo almeno una decina libere... perché un'altra regola dei campeggi inglesi è che quando sono al 30% circa di capienza, si dichiarano completi!!! Quindi, dato che vogliamo farci un caffé con la nostra macchinetta a cialde da viaggio vip, ci spostiamo col tavolino in una delle piazzole vuote e OKKUPIAMO! la torretta dell'elettricità. Visita all'Abbazia di Rievaulx, che si rivela meravigliosa e a seguire la città marittima e il castello di Scarborough. Impossibile fermare Aldo che canta a squarciagola Simon and Garfunkel: Are you going To scarborough Fair!
Urello ama anche le Abbey!
9 agosto: Abbazia e parco acquatico di Fountains, stupendo, grande passeggiata ripiena di godimento tra le rovine dell'abbazia e dei teorici giochi d'acqua (che non c'erano). Non possiamo farci mancare il nostro castello quotidiano: le rovine di Brougham e un cerchio di megaliti a Keswick. Qui Anna si ricorda di essere una temibile prof. in vacanza e sgrida dei ragazzini che spaventano le pecore ivi brucanti. Optiamo per una cena al pub, in un posto molto carino che si chiama Bee hive, dove Aldo scopre la birra Black sheep, una ale di tutto rispetto.
Cheers!
10 agosto: visita alla città di York, con Castello, Villaggio vichingo e Cattedrale. A proposito del villaggio vichingo di Jorvik, Anna accusa il C1 di non capire l'idioma locale e aver preso la certificazione con l'inganno: mi lascio infatti convincere dai toni entusiastici delle brochure e andiamo a visitare, spendendo un capitale (10.25 sterline a cranio: 15 euro a testa, 30mila lire del vecchio conio...) un'attrazione turistica nettamente per bambini (forse...) con ricostruzioni in pupazzotti dei vichinghi che abitavano il villaggio di Jorvik ed un tristissimo giro del villaggio a bordo di una specie di seggiolino da luna park semovente...
Il villaggio di Jorvik. Ci sono dei dubbi...
Eccoci tutti e tre a Whitby!

Per fortuna ci consoliamo con la Cattedrale di Whitby, uno dei rovinassi più belli visti in questa vacanza, che domina una collina in vista dell'oceano. Mette pace e tranquillità, e offre un senso di infinito. Tornando in campeggio, troviamo una fattoria che "vende" patate, nel senso che i sacchi di patate sono a bordo strada e basta mettere una sterlina in una cassetta di metallo incustodita lì vicino, per potersene assicurare un sacco. Immagino come il povero contadino troverebbe la cassettina piena a fine giornata in Italia...
Uran ama anche le rovine romane...eccolo al Vallo di Adriano

11 agosto: finisce la nostra gita in Inghilterra, è tempo di muoverci verso la Scozia! Visitiamo durante il viaggio verso Edimburgo, che sarà la nostra prima tappa lassù, il Mount Grace Priory ed alcuni dei siti dove è visibile il confine tra le antiche terre di Britannia e Caledonia: il Vallo di Adriano. Qui, Uran scopre di essere oggetto di amorose attenzioni da parte delle pecore testa nera dello Yorkshire, che quando lo vedono se ne innamorano e corrono verso di lui belando: terrore nei suoi occhi!


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