domenica 2 settembre 2012

Del godimento da ora-che-leggo che il kindle procura

Eh si, cari i miei 25 lettori, sono tornato dalle godute ferie (e peraltro come ogni anno sono depresso oltre ogni limite - e ancora devo reiniziare a lavorare!).
Ho per voi un bel po' di chicche, recensioni di libri letti (che potete leggere sul mio profilo anobii: http://www.anobii.com/aldotorrebruno/books), riflessioni varie ed eventuali, resoconti della vacanza sull'isola deserta, eh insomma, devo trovare il tempo e il modo di dedicarmi a voi...
Però una prima riflessione devo condividerla con voi a volo: la sensazione letteralmente vertiginosa ed orgasmica che offre il kindle del lettore compulsivo (che lo ha preparato a puntino per le vacanze) quando finisci un libro e devi iniziarne un altro.
Praticamente, accade così: finisci un libro, e hai sempre quel sottofondo di tristezza, se ti è piaciuto, perché i personaggi ti mancheranno. Io che sono facile all'emozione, se appena appena il libro tocca certe corde, ho l'occhio lucido nel 99% dei casi. Poi però il lettore seriale e compulsivo si fa passare la tristezza canticchiando il famoso motivetto con accento brasilero (trisctezaaaaa, per favore va viaaaaa) e si chiede: e ora che leggo? Nell'era pre-kindle in vacanza io mi portavo una decina di libri, quindi - soprattutto dopo la metà vacanza - questo momento non era molto emozionante, ma quasi scontato, con l'aggravante che mi accorgevo che non sarei riuscito a farmi bastare quei libri, ed era pertanto necessario rimpolpare la lista - operazione facile sul suolo italico, un po' meno semplice per esempio se sei andato in vacanza nella terra dei vulcani o a Singapore...
Nell'era del kindle, il lettore compulsavo ha preparato il suo dispositivo con tutto ciò che vorrebbe leggere e che ha recuperato in giro/comprato/downoadato più o meno legalmente. Quindi, per esempio nel mio caso, i libri tra cui scegliere sono una quarantina...e sono tutti libri che vorrei leggere in un modo o nell'altro! Persino meglio della vertigine da libreria, perché il filtro "lo vorrei leggere" è stato attivato a priori.
Quella sensazione di possibilità, quel chiedersi "si, ma quale tra questi preferisco attaccare adesso?", è un piacere sottile, ma al contempo potente, da gustarsi con la dovuta calma...e non sto qui parlando della possibilità (che peraltro ho invece sfruttato - lascivone!) di collegarsi via kindle ad Amazon e scaricare qualcosa che ancora non è sul tuo dispositivo, ma proprio di quell'universo di scelta che ti sia apre davanti. E questa, scusatemi, è una di quelle cose che personalmente mi fa dimenticare la libidine del fruscio della carta e via discorrendo. Così come il fatto di poter andare in vacanza in un posto molto lontano dalla civiltà (vi racconterò, dai, non siate impazienti!) e di portarsi appresso in pochi etti più libri di quanti si riesca poi a leggerne!
Insomma, sotto questo aspetto mi spiace per i nostalgici ma il kindle batte il libro cartaceo con un bel 3-0 secco, e palla al centro.

2 commenti:

  1. very interesting Aldo, anche per un lettore pigro, che ormai fa far la muffa ai suoi libri sul comodino, perchè ormai il rapporto con la parola scritta e letta è ormai al 90% tra occhi e schermo e molto meno tra occhi e carta, a meno che non debba legger i dannati bugiardini delle medicine con la lente di ingrandimento...spero di averlo presto anch'io..il kindle...prima che la senilità accentui la l'ipovisione....

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  2. Te lo avevo anticipato....piacevolissima scioglievolezza, mi verrebbe da scimmiottare

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